Nei giorni scorsi presso la Struttura di Otorinolaringoiatria dell'Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo, diretta dal dott. Raffaele Vitiello è stato eseguito il primo intervento di chirurgia robotica per la cura di un tumore maligno della laringe.
Anche in Otorinolaringoiatria la chirurgia robotica può rappresentare un importante valore aggiunto, "infatti - conferma il primario di Otorinolaringoiatria - questa metodica consente di intervenire con grande precisione e minima invasività, rappresentando una valida alternativa a tecniche endoscopiche e alla chirurgia a cielo aperto ("open surgery") ". "Abbiamo voluto sfruttare la grande opportunità rappresentata dal robot DaVinci - prosegue il dott. Vitiello - impiegato con successo in Azienda da altre discipline specialistiche, in particolare Chirurgia Generale ed Urologia nell'ambito di un oramai consolidato progetto aziendale".
I componenti dell'equipe di Otorinolaringoiatria di Cuneo hanno partecipato nei mesi scorsi a convegni e training di simulazione e sono stati ospiti di strutture quali l'Istituto Europeo di Oncologia di Milano e l'Ospedale di Alessandria per l'apprendimento ed il perfezionamento nell'utilizzo del robot. Ciò ha consentito di realizzare, per la prima volta all'Ospedale di Cuneo, un'operazione che non ha richiesto incisioni esterne e ha permesso di rimuovere una neoplasia in stadio avanzato della laringe sopraglottica, cioè di quella parte della laringe costituita essenzialmente dall'epiglottide e che sta al di sopra delle corde vocali. I vantaggi di tale tecnica consistono essenzialmente nel miglior risultato estetico e funzionale, con un più rapido ritorno a una normale deglutizione; ciò comporta di conseguenza una netta riduzione della degenza ospedaliera e complessivamente un pronto ritorno alle normali attività quotidiane. Anche la componente di dolore correlato all'atto chirurgico risulta inferiore rispetto alle tecniche tradizionali, e si può quindi affermare che questa nuova metodica chirurgica mini-invasiva abbia un impatto decisamente favorevole sulla qualità della vita del paziente.
Dal punto di vista tecnico peraltro i vantaggi sono ancora più evidenti. Grazie alla visione ingrandita e tridimensionale è più facile distinguere il confine tra tessuto malato e tessuto sano; mediante l'utilizzo di fibre ottiche angolate possono inoltre essere visualizzate zone anatomiche non accessibili alla visione diretta. Per questo le indicazioni alla chirurgia robotica per via trans-orale (o TORS, Trans-Oral Robotic Surgery) possono essere estese alle malattie del cavo orale e dell'orofaringe, e non solo per la patologia neoplastica benigna e maligna, ma anche per quelle forme di patologia della base della lingua correlata alle sindromi ostruttive del sonno. Ma la ricerca in questo campo sta vivendo fasi di estrema vivacità e già sono in corso di studio interventi su altri organi come la tiroide o i linfonodi del collo. D'altra parte, se gli scienziati della Nasa sono in grado di comandare un piccolo robot distante anni luce su una lontana cometa, è naturale pensare che tali sviluppi tecnologici debbano essere estesi anche al miglioramento della qualità della vita dell'uomo in ambito medico.