In piena attività lo Sportello Sociale del S. Croce e Carle

Giovedì 23 giugno sono stati firmati i protocolli d’intesa che sanciscono altri 3 anni di collaborazione con 10 Patronati. Il bilancio dei 5 anni di attività, con le difficoltà della pandemia

Rinnovato il patto tra l’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo e i dieci Patronati che collaborano con lo Sportello Sociale: un’opportunità offerta al cittadino per ottenere informazioni e avere un contatto diretto, in un’alleanza virtuosa che coinvolge Azienda, realtà consolidate sul territorio come i patronati di alcuni Enti e cittadini stessi, come ha rimarcato il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Elide Azzan, presente giovedì 23 giugno per la firma dei protocolli d’intesa che rinnovano la collaborazione per i prossimi 3 anni.

Lo Sportello, attivo da 5 anni, è collocato nei locali attigui all’ingresso di via Michele Coppino. È aperto tutti i giorni, per due ore: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 12 e martedì e giovedì dalle 14 alle 16.

Chiuso nel 2020 a causa della pandemia da covid-19, è stato riaperto nel corso dell’anno successivo. L’attività sta ora puntando a recuperare i numeri molto interessanti dei primi due anni: 300 passaggi con oltre 200 persone prese in carico. 

Antonello Chiapella, educatore professionale, segue l’attività dello Sportello (c’è anche l’assistente sociale dell’ospedale Annalisa Cherasco): “Diamo tutte le informazioni utili per il dopo ricovero, compreso l’accesso alle case di riposo e all’unità di valutazione geriatrica. Grazie alla collaborazione con i 10 Patronati, due giorni alla settimana, lunedì mattina e giovedì pomeriggio, è anche possibile provvedere all’espletamento delle pratiche per la legge 104 e l’invalidità civile. A luglio 2021 è ripresa l’attività dopo la chiusura dovuta alla pandemia. I dati ci dicono che stanno crescendo gli accessi, anche se è necessario che le persone sappiano di questa opportunità che, in un unico luogo, permette di evitare il ‘dolore burocratico’, cioè il rimpallo da un ufficio all’altro e da una pratica all’altra”.