Mercoledi 10 ottobre è la Giornata dell'Obesità che quest'anno sceglie il tema centrale della "Dieta Mediterranea Regionale". L'UNESCO ha iscritto nel 2010 la Dieta Mediterranea nella Lista dei Patrimoni Culturali Immateriali dell'Umanità: dopo circa un anno si è avuta la pubblicazione della nuova piramide alimentare che in qualche modo ne è la conseguenza.
A Cuneo, aderendo all'iniziativa ADI (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica), la struttura complessa di Dietetica e Nutrizione Clinica dell'azienda ospedaliera S. Croce e Carle, diretta da Giuseppe Malfi, aderisce al progetto, e si mette a disposizione di chi desiderasse informazioni sull'opportunità di perdere peso e sui percorsi terapeutici da intraprendere. Chi lo desidera potrà rilevare , gratuitamente, quei parametri (peso, Indice di Massa Corporea, circonferenza addominale) utili a evidenziare la presenza di un sovrappeso o di un'obesità, fattori di rischio per lo sviluppo di malattie come il diabete, le dislipidemie, l'ipertensione arteriosa, le malattie cardiovascolari. Anche quest'anno, collabora al progetto la Croce Rossa Italiana, mettendo a disposizione degl specialisti della Struttura, un ambulatorio mobile che stazionerà in corso Dante (angolo corso Nizza lato Gesso) dalle ore 9 alle 15.
<link https: www.obesityday.org pdf decalogo-2018.pdf>
www.obesityday.org/pdf/decalogo-2018.pdf
Approfondimento
L'Italia è considerata la patria della dieta mediterranea, ma da diversi anni ha intrapreso una deriva alimentare, per cui sempre più giovani seguono regimi alimentari scorretti. La crisi economica poi ha determinato effetti importanti sulle fasce più deboli della popolazione indirizzando molte famiglie verso uno stile alimentare basato su cibo meno costoso e insalubre, ricco di sale, zuccheri e grassi e diminuendo la spesa destinata allo sport dei figli. Di fatto gli indici di obesità in età pediatrica continuano a essere in Italia, nonostante una leggera inversione di tendenza registrata negli ultimi anni, tra i peggiori al mondo. Questo determinerà tra l'altro un bisogno assistenziale costoso e impegnativo.
I numeri sul nostro territorio
La situazione sul nostro territorio non è molto diversa: Dai dati forniti da OKkio alla salute Asl CN1 (2016) il 22% dei bambini è in sovrappeso e di questi, 5 genitori su 10 ritengono che il proprio figlio pesi il giusto, mentre 3 su 10 ritengono che mangi il giusto. Spesso è sottovalutata l'incidenza di piccole abitudini quotidiane: spuntini e merende (solo 3 bambini su 10 consumano una merenda adeguata a metà mattina), il consumo di bevande zuccherate (3 bambini su 10 ne consumano una o più volte al giorno), l'uso di tv e dispositivi elettronici (3 bambini su 10 ci passano più di 2 ore al giorno).
Le sinergie tra Enti: "Territorio e salute"
Molte di queste abitudini non dipendono solo dalla volontà dei singoli, ma in gran parte dall'ambiente che ci circonda: una grande disponibilità e facilità di accesso di alimenti molto appetibili ma di scarsa qualità nutrizionale, la grande diffusione di informazioni sull'alimentazione non sempre attendibili e che ingenerano incertezza, spazi urbani e tempi di vita che non facilitano uno stile di vita attivo. Lavorare sulla capacità delle persone e specialmente dei bambini di assumere comportamenti salutari e sostenere i cambiamenti con appropriate modifiche dei contesti di vita e di lavoro e con politiche della salute è fondamentale. E' necessaria la collaborazione di tutti i soggetti del territorio. Interventi e politiche di facilitazione di stili di vita sani sono realizzati in collaborazione con Enti e Istituzioni locali attraverso specifiche progettualità: ne è un esempio "Territorio e Salute", finanziato dalla Fondazione CRC nell'ambito del bando Prevenzione e Promozione Salute. Il progetto prevede diverse linee di intervento rivolte a tutta la comunità.