L’incontro di Cuneo è stato utile anche per presentare la nuova Fondazione dell’ospedale e fare chiarezza su alcuni interventi programmati sul territorio in tema di edilizia sanitaria.
“Il patto della salute prevede un aumento di due miliardi di euro sulla spesa corrente e altrettanti per gli investimenti, ma non basta – ha detto l’assessore regionale Icardi (affiancato dal direttore della Sanità Danilo Bono, al suo ultimo giorno di lavoro) nel suo intervento. Ci stiamo muovendo per ottenere finanziamenti e Cuneo è tra le priorità. Quanto all’area Nord, non è ad oggi stata presa in considerazione l’idea di un nuovo ospedale: c’è il piano Magni (l’ex direttore generale Asl CN1 che lo ha predisposto, ndr) attendiamo le valutazioni di impatto sismico per capire come procedere. Intanto abbiamo accantonato i 53 milioni necessari per finanziare il piano”.
In apertura dell’incontro era intervenuto il presidente della Fondazione per l’Ospedale di Cuneo, Fulvio Moirano, uomo di grande esperienza nella Sanità, con esperienze anche a livello nazionale (11 anni direttore generale del S. Croce, direttore Agenas, direttore della Sanità in regione Piemonte, poi incaricato per l’unificazione delle 8 Asl della Sardegna).
“Qui non si era mai sentito tanto il bisogno di una Fondazione. Un tempo acquistavamo direttamente noi le apparecchiature, come nel 2011 con il ciclotrone, mentre ora c’è una carenza di risorse e, contemporaneamente, la necessità di sostituire tecnologie utilizzate a pieno regime. Occorre rivolgersi alla società civile, coinvolgerla e credo che anche a Cuneo, si possano trovare risposte generose e reperire le risorse necessarie per mantenere una dotazione tecnologica di altissimo profilo.”
Presente all’incontro il sindaco di Cuneo, Federico Borgna: “Il nostro ospedale è sempre un passo avanti, la realizzazione della nuova struttura è indispensabile, ci stiamo lavorando e occorre mandare avanti il progetto presto e bene.”