"Problematiche e criticità in chirurgia mammaria, ricostruttiva ed estetica" è il tema del convegno che si è tenuto lo scorso 20 maggio, a Fossano. Il tumore mammario è una delle patologie oncologiche più diffuse del sesso femminile ed è oggi passibile di molteplici tipologie di trattamento chirurgico, da quelle conservative a quelle demolitive. Il congresso fossanese si è proposto di analizzare e riconsiderare in una visione comune e moderna le problematiche chirurgiche più significative della chirurgia mammaria, ricostruttiva ed estetica. Il 2016 è l'anno individuato dalla normativa europea e dalle successive disposizioni attuative degli Stati membri come quello di messa a regime dei centri di senologia multidisciplinari (Breast Units) per la cura del tumore mammario e l'incontro C.O.P.E. (Chirurgia Oncologica Plastica Estetica) fossanese costituirà anche un momento di confronto delle varie realtà regionali piemontesi e limitrofe di Chirurgia Plastica sul reale stato di attivazione di queste unità. Centrale il ruolo del chirurgo plastico. "Questo ruolo - spiega Alberto Rivarossa, responsabile scientifico del congresso e direttore della struttura dipartimentale di Chirurgia Plastica dell'azienda ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo - è oggi imprescindibile nel percorso di cura chirurgico: le nuove protesi, l'utilizzo dell'autotrapianto adiposo, le matrici dermiche e la microchirurgia, forse ancora troppo poco sviluppata nelle nostre realtà, offrono un ventaglio di possibilità che si può concretizzare in una ricostruzione di livello elevato solo se adeguatamente programmata. In una visione di gestione interdisciplinare e integrata di cure la chirurgia plastica non può e non deve subentrare alla chirurgia demolitiva, ma deve essere, sin dal primo momento, parte integrante della pianificazione della strategia terapeutica".